Sotto la denominazione con la quale è oggi conosciuto, Ente Nazionale Democratico di Azione Sociale, appare soltanto nel 1954. Tuttavia vi è già una storia precedente, la storia del Movimento di Azione Sociale (MAS). L’ENDAS succede al MAS senza alcuna soluzione di continuità; anzi, nel 1954 ha semplicemente luogo un congresso straordinario della durata di poche ore, il tempo strettamente necessario per approvare il mutamento di denominazione.
La storia del MAS ha le sue origini nell’immediato dopoguerra: il primo congresso dei Gruppi di Azione Sociale (GAS) risale infatti al 1946. Ma non tutta la storia del MAS ci interessa – nel senso che la possiamo considerare a tutti gli effetti storia dell’ENDAS. Se è vero infatti che quello che abbiamo appena ricordato come il primo congresso del GAS è anche, in un certo senso, il primo congresso dell’ENDAS, d’altra parte l’ENDAS stesso, nelle celebrazioni dei suoi anniversari, tende a posticipare di qualche anno la propria data di nascita collocandola precisamente nel 1949, anno in cui l’associazione allora nota come MAS fu riconosciuta, a termini di legge, alla stregua di Associazione nazionale di lavoratori perseguente finalità assistenziali.
Le stesse origini del movimento operaio italiano non sono socialiste, come forse comunemente si crede, ma mazziniane. Nella seconda metà del secolo scorso fiorirono infatti in Italia numerose associazioni artigiane, che avevano come scopo la mutua assistenza dei lavoratori associati. Tali associazioni si unirono in federazione con il Patto di Fratellanza proclamato a Roma nel novembre del 1971, all’indomani di Porta Pia, e quel documento ha alla propria base il pensiero mazziniano. Il Patto di Fratellanza, che dunque tiene a battesimo le prime forme di organizzazione operaia in Italia, riunisce, alla data della sua proclamazione, 135 associazioni, che diventano 567 nel 1886, quando ha luogo il congresso di Firenze; la sua vita si prolunga fino al 1893, e il suoi scioglimento testimonia il modo eloquente dell’avvento dell’orientamento socialista alla guida del movimento operaio nel nostro paese.
Riportiamo un brano della “relazione morale” svolta alla Direzione del MAS il 23 novembre 1949 da Giovanni Pasqualini, vale a dire da colui che ha dominato con la sua figura le vicende del MAS e poi dell’ENDAS di cui è stato presidente fino alla fine degli anni ’60 (significativo è l’uso dell’espressione “Relazione morale”, sempre mantenuto da Pasqualini ad indicare ciò che in apertura di un congresso o della seduta di un organismo direttivo, si intende per relazione politica).
Il Movimento di Azione Sociale, così come era stato voluto dal primo Congresso dei Gruppi di Azione Sociale, svoltosi a Bologna nel 1946, era sorto con lo scopo preciso di differenziarsi da ogni movimento che avesse carattere e struttura similare ad un organismo sindacale, cioè ad un organismo di azione contingente che, pur tendendo senza dubbio ad un miglioramento delle condizioni dei lavoratori, non è sufficiente ad avviarli seriamente sulla via della redenzione.
Tale scopo precipuo il Movimento di Azione Sociale non poté però raggiungerlo, anzi esso venne colo tempo abbandonato e l’originale meta venne mutata, snaturandosi così il carattere programmatico del Movimento che pure aveva trovato promettente inizio e che doveva mirare ad agire attivamente affinchè il lavoratore cessasse di essere “strumento di produzione” ma divenisse finalmente “uomo, con diritti, aspirazioni e bisogni intellettuali e morali alla pari dei privilegiati.”
Nel corso degli anni ’50 l’ENDAS non solo conosce il periodo del suoi più intenso sviluppo, ma anche raggiunge i tratti che essenzialmente lo caratterizzeranno anche in seguito, almeno dal punto di vista della fisionomia dell’organizzazione.
Solo in tempi abbastanza recenti l’ENDAS ha acquistato una presenza significativa anche nei grandi centri urbani che oggi raccolgono un quarto del numero totale di iscritti sul piano nazionale e conoscono uno sviluppo ragguardevole dell’organizzazione soltanto negli anni ’60 e, soprattutto, ’70. L’ENDAS è oggi una delle principali componenti del movimento associativo. Il termine associazionismo, per quanto di uso anche antico, solo in un periodo abbastanza recente ha assunto una certa determinatezza di significato, che corrisponde al concetto che noi oggi ne abbiamo. Se, ad una prima approssimazione, noi oggi intendiamo per associazionismo il complesso delle istituzioni, e, in generale, l’ambito di mediazione sociale del tempo libero, una ricerca storica deve mostrare come si sia giunti a questo, dal momento che tale concetto non era semplicemente disponibile fin dall’inizio; il fatto stesso che, ad un primo sguardo, il termini associazionismo abbia indicato cose fra loro varie e disparate, deve già metterci sull’avviso.
Ritornando ora al problema della datazione. Per un certo aspetto dovremo proprio iniziare dal 1946, perché comunque a quel lontano periodo appartengono le origini storiche di ciò che poi sarà l’ENDAS.