COSTANTINOPOLI
Don Ruy Gonzales de Clavijo, ambasciatore castigliano, partì, carico di doni, accompagnato da un religioso, da guardie reali, e una nutrita servitù di supporto, e dalla Spagna viaggiò attraverso il Mediterraneo, raggiunse Costantinopoli, dove si fermò alcuni mesi, per il sopraggiungere della stagione autunnale e invernale, che non permettevano la navigazione. Quindi passò il Mar Nero lungo le coste anatoliche fino a Trebisonda, e poi, dopo aver attraversato l’Anatolia e la regione irachena, raggiunse la Persia e infine l’Asia centrale di Tamerlano nella sua capitale, Samarcanda. Clavijo, sarebbe rientrato dopo un viaggio avventuroso, essendo morto Tamerlano, e riuscì a raggiungere coi pochi superstiti di nuovo la Castiglia, compiendo lo stesso percorso a ritroso. Vide luoghi all’epoca celebri in tutto il mondo, come Costantinopoli.
A COSTANTINOPOLI, AUTUNNO 1403.
Un pizzico di storia
Enrico III Trastamara (1390 – 1406), salì al trono ancora bambino (era nato nel 1379 a Burgos). Una volta dichiarata la sua maggiore età (Enrico III fu noto come il Dolente per la salute malferma), Enrico III cercò di sviluppare una politica economica atta a rilanciare in ambito internazionale il paese. La Castiglia si inserì come nuova potenza commerciale marittima in Europa; e l’esportazione laniera verso le Fiandre, con l’appoggio francese, pose in diretto antagonismo economico la Castiglia con il Portogallo e l’Inghilterra, alleati tra loro. Continua a leggere